Manuale del forestiere per la città di Genova (1846)

Manuale del forestiere per la città di Genova

Il Manuale edito da Giovanni Grondona fu Giuseppe presso il tipografo Giovanni Ferrando, è datato 1846 ma si presenta privo di indizi autografi certi e pubblicato anonimo. Gli Atti del Convegno "Federigo Alizeri, un "conoscitore" in Liguria tra ricerca erudita, promozione artistica e istituzioni civiche" tenutosi a Genova nel dicembre 1985, contengono un articolo di Clario Di Fabio, il quale sostiene con prove indiziali l'attribuzione del testo a Federico o Federigo Alizeri, avanzata già in epoca ottocentesca.

Accanto alla nota Guida artistica dell'Alizeri datata anch'essa 1846-47 (in tre tomi), la Biblioteca Universitaria di Genova indicava anche un secondo testo, questa volta a volume unico, già sotto il nome di Federico Alizeri. Secondo Di Fabio la prima attribuzione del Manuale all'Alizeri risalirebbe o all'originale acquirente o a un bibliotecario (probabilmente ottocentesco): la copia presa in esame da Di Fabio recava il nome dell'Alizeri sulla costa della rilegatura e sul frontespizio scritto a matita.

Indizi che conforterebbero l'attribuzione del testo all'Alizeri (da Di Fabio):

La "Pianta di Genova" che conclude il Manuale è datata "Agosto 1846", nel Settembre dello stesso anno si tenne a Genova l'Ottavo Congresso Scientifico Italiano che convogliò in città molti partecipanti tra cui diversi stranieri. Probabilmente è proprio per questi convegnisti "forestieri" che l'agile manuale fu dato alla stampa. Non è escluso che l'editore - libraio Grondona desse alle stampe due guide: una più ampia, artistica, dedicata al cittadino e una più sintetica e di veloce consultazione per il forestiere.Dati i rapporti tra Alizeri e Grondona non è, quindi, impossibile che proprio Alizeri sia stato il compilatore del manuale. Di Fabio sottolinea la parola Compilatore da distinguere dalla dicitura "autore ufficiale", visto che il libro fu, comunque, stampato anonimo. Si tratterebbe, dunque, di un "lavoro nero", o meglio di un'attività intrapresa da lui a scopo meramente utilitario e svolta con una certa fretta (causata dall'imminente Congresso, di cui sembra sia l'"Appendice" in calce al volumetto).

Una seconda prova del tratto decisamente alizeriano sembrerebbe essere costituita dalla compilazione delle "voci" del manuale con continui rimandi ai documenti, nonostante la stringatezza del discorso e il lessico.

Alla luce di queste valutazioni e conclusioni di Di fabio, anche noi, d'ora in poi, parleremo del Manuale del forestire per la città di Genova come opera di Federico Alizeri.

Il Manuale di Alizeri consta di 410 pagine, un indice, una Errata Corrige e una cartina ripiegata della città. Il testo comincia con una introduzione alle epoche principali della storia di Genova e poi si divide in cinque sezioni divise per tipologia delle "emergenze monumentali" descritte, e allora troviamo la sezione dedicata alle Chiese, seguita dagli Oratorii, dagli Istituti di beneficenza, dagli Stabilimenti Pubblici e, infine, dai Palazzi. Dopo le cinque sezioni compare una Appendice (pag.382-386)e, da pagina 387 un approfondimento sullo Stato presente dell'industria manifatturiera nazionalecon l'elenco e la descrizione delle principali industrie presenti in città. Da pagina 398 il forestiere trova una vera e propria "mini guida all'uso della città" con notizie sulle principali Banche e degli Istituti Commerciali di Genova, un elenco dei Bagni pubblici, degli Alberghi e Locande, delle Trattorie della città (con l'indicazione dell'indirizzo esatto), e ancora, l'ubicazione delle Regie Poste (in Piazza Fontane Amorose palazzo Cambiaso) con gli orari di apertura al pubblico e dei servizi offerti e, infine, le tratte e gli orari di partenza dei Velociferi, delle Diligenze e dei Pacchetti a vapore nazionali regii ed esteri.

Queste notizie non sono sicuramente destinate ai cittadini cui si rivolge la Guida artistica del 1846-47. Quest'ultima, oltre a essere più ampia e approfondita della sua sorella minore (che comunque risulta superiore agli opuscoli strettamente "turistici" in circolo nella stessa epoca e nella stessa città), è strutturata anche in modo diverso dal Manuale, si presenta divisa in giornate-itinerario e non in sezioni.

Bibliografia


C. Di Fabio, Nota per la bibliografia di Federigo Alizeri. Una nuova attribuzione: il "Manuale del forestiere per la città di genova" (1846) in Atti del Convegno Federigo Alizeri un "conoscitore" in Liguria tra ricerca erudita, promozione artistica e istituzioni civiche, 6-7 dicembre 1985, Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Genova, 1988, pp.341-344.

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022